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Manoscritto alla mostra “La mazza e la mezzaluna. Turchi, Tartari e Mori al Santo”
La mostra “La mazza e la mezzaluna. Turchi, Tartari e Mori al Santo”, con oggetti preziosi della Basilica e documenti dell’Archivio della Veneranda Arca di S. Antonio, testimonianze dei rapporti e degli scambi tra Occidente e Oriente dal Medioevo in avanti, si arricchisce del prezioso manoscritto con il diario di viaggio di Odorico copiato nel 1400 da un frate amanuense del convento del Santo.
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Odorico illustrato
Dal 22 settembre al 29 settembre 2019 presso le Salette del Museo Antoniano con orario continuato dalle 9.00 alle 18.00 si tiene la mostra con le tavole originali del fumetto “Odorico da Pordenone. Le nuove e meravigliose cose straniere” di Luca Salvagno (ed. Emp, 2018)
La mazza e la mezzaluna. Turchi, Tartari e Mori al Santo
Mostra “La mazza e la mezzaluna. Turchi, Tartari e Mori al Santo”, curata da Veneranda Arca di S. Antonio.
La piccola ma preziosa esposizione, che sarà visitabile dal 9 giugno al 4 ottobre, è nata dalla collaborazione con il Liceo Romano Bruni di Ponte di Brenta e mette in mostra oggetti significativi dei rapporti, a volte drammatici, a volte pacifici e forieri di scambi reciproci, che l’Occidente ha avuto, dal Medioevo in avanti, con l’Oriente, in particolare con la Basilica e i frati del convento di Sant’Antonio.
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Racconto delle cose meravigliose d'Oriente
Nel 2016 Annalia Marchisio ha curato la prima edizione critica del testo latino della "Relatio", basandosi sull’analisi dell’intera tradizione manoscritta e la ricostruzione della complessa storia del testo. (Relatio de mirabilibus orientalium Tatarorum, A. Marchisio, Sismel - Edizioni del Galluzzo, Firenze 2016.
Con "Racconto delle cose meravigliose d'Oriente" di Edizioni Messaggero di Sant'Antonio Padova viene proposta la prima traduzione a cura di Luigi Dal Lago in lingua italiana tratta dall'edizione critica.
La "Relatio de mirabilibus orietalium Tatarorum" è la narrazione del viaggio in Asia di Odorico da Pordenone scritta nel 1330. È una delle prime descrizioni dell’Estremo Oriente medievale. Ebbe un immediato successo in tutta Europa visti i numerosissimi manoscritti conservati in latino, italiano, francese, tedesco, castigliano e gallese.
Per maggiori informazioni andate sul sito dell'editore.
Odorico 700
Celebrazioni per il settimo centenario dalla partenza verso l’allora ignoto Oriente di Odorico da Pordenone, figlio della città di cui porta il nome e del Friuli ove visse.
Il progetto Odorico700 si presenta con un programma ricco di eventi volti ad approfondire molteplici aspetti: l’esperienza straordinaria di Odorico, infatti avvicinò e può avvicinare ancora popoli appartenenti ad aree vaste e diverse della Terra. La sua è un’impresa che si presta a essere diffusa sotto vari aspetti: antropologico, storico, geografico, religioso e turistico, sui quali interessare anche le nuove generazioni e creare occasioni di confronto culturale, economico e commerciale tra la nostra Regione e l’Oriente più estremo (tuttora sono là presenti il suo nome e la sua figura). Doveroso riscoprire anche il patrimonio storico-spirituale legato alla figura di Odorico e che appartiene intensamente e intimamente all’identità del popolo del Friuli.
Il progetto Odorico700 abbraccia l’intero 2018 e coinvolge quattro ambiti: accademico scientifico, culturale divulgativo, culturale scolastico e devozionale religioso. Il programma è disponibile sul sito del Comune di Pordenone a questo indirizzo.