In questa sezione trovate una descrizione e classificazione dell'insieme delle testimonianze della vita, gesta ed atti di Odorico da Pordenone presenti nelle pubblicazioni, oggetti sacri, opere d'arte e architettura legati a Odorico da Pordenone al fine di perpetuare il suo ricordo e alla promozione della venerazione nei suoi confronti.

 

Immagini

Stampe

Odorico da Pordenone. Pubblicato nel giornale udinese Cittadino Italiano 23 settembre 1881.

Sitografia

 

La predica del beato Odorico. Stampa cinese di Luca Chen. Museo civico d'arte, Pordenone. Lascito Constantini.

Dipinti

 

Polittico del Beato Odorico da Pordenone, di Paolo Orlando (1993), La Predicazione di Paolo Orlando e della scuola/ iconografica di Pordenone/ donato dalla Parrocchia di S. Marco di Pordenone/ benedetta il 20 giugno 1993 dall'Arcivescovo di Gorizia. Entro cinque formelle con lato superiore mistilineo sono raffigurate scene della vita del Beato Odorico da Pordenone. In alto a sinistra la nascita di Odorico; in basso la visione; al centro la predicazione tra le popolazioni; in alto a destra il viaggio in nuovi luoghi per portare la parola del Signore; in basso la morte.

Sitografia

 

Trittico Santuario di San Antonio, Gemona, opera delle Suore Francescane Missionarie di Maria di Gemona, che rappresenta la Madonna Assunta e ai lati il B. Luca Belludi, figlio spirituale di Santo e suo interprete fedele e il Beato Odorico da Pordenone, gloria del Friuli e apostolo della Cina. 

Sitografia

 

Beato Odorico da Pordenone che benedice la folla, di Francesco Grillo, secolo XVIII (1700 - 1799). Dimensioni cm 250.0x160.0 (HxL).  Conservato nella Chiesa della Beata Vergine del Carmine a Udine, sulla parete sinistra. Rappresenta il Beato Odorico da Pordenone nell'atto di benedire la folla. Il quadro riprende il rilievo marmoreo dell'Arca del Beato nella vicina cappella.

Sitografia

 

Pala d’altare Beato Odorico da Pordenone, attribuito a Domenico Scaramuccia, metà secolo XVIII.

Sitografia

 

Gli affreschi nella Chiesa di San Francesco, Udine

 

Bibliografia

  • Miotto Stefania, Lo spazio sacro odoriciano nella chiesa di San Francesco a Udine: trasferimenti, dispersioni, ritorni in Scalon Cesare(a cura di), San Francesco di Udine - Un monumento da salvare e riscoprire a cura di Cesare Scalon - Gaspari editore; Istituto Pio Paschini per la Storia della Chiesa in Friuli, Udine 2020 URL
  • Pastres Paolo. Dal Romanico al Gotico, l’arte nell’età dello stato patriarcale in Pastres Paolo (a cura di) Arte in Friuli. Dalle origini all’età patriarcale. Società Filologica Friulana 2009
  • Brusamonti Raffaella – Casadio Paolo – Il restauro degli affreschi con Storie del Beato Odorico da Pordenone in Splendori del Gotico nel patriarcato di Aquileia. Civici Musei di Udine 2008 
  • Casadio Paolo – Il contributo dell’attività di tutela alla conoscenza della pittura murale di età gotica a Udine in Splendori del Gotico nel patriarcato di Aquileia. Civici Musei di Udine 2008
  • Cozzi Elena – Pittura in epoca gotica e tardogotica nel patriarcato di Aquileia in Splendori del Gotico nel patriarcato di Aquileia. Civici Musei di Udine 2008
  • Moretti Claudio – Note sull’iconografia delle storie del Beato Odorico in Splendori del Gotico nel patriarcato di Aquileia. Civici Musei di Udine 2008
  • Moretti Claudio. Scheda Pittura 12 Il ciclo del Beato Odorico in Splendori del Gotico nel patriarcato di Aquileia. Civici Musei di Udine 2008
  • Buora Maurizio. Guida di Udine. Arte e storia tra vie e piazze. Edizioni Lint Trieste 1986
  • Piazzo U. Il restauro della chiesa di San Francesco in Udine, in: Bollettino d’Arte, 36, 1951, pp. 183-188

Sitografia

 

Gli affreschi nella Chiesa di San Francesco, Cividale del Friuli

Cristina Vescul in La decorazione giottesca nella chiesa di San Francesco a Cividale del Friuli afferma che  "Nel braccio sud del transetto sono presenti, in particolar modo, due riquadri: il primo, nel registro inferiore, raffigura San Leonardo, riconoscibile dai ceppi; un Santo Papa con in mano un cartiglio, nel quale è andata persa l’iscrizione probabilmente utile per la sua identificazione; la Madonna in trono con Bambino, ai piedi della quale è inginocchiato un donatore collocato all’interno di una riquadratura di colore rosso che ne interrompe la cornice sottostante a motivi cosmateschi; la raffigurazione di un episodio della vita del Beato Odorico da Pordenone, come ha recentemente proposto Enrica Cozzi. La studiosa ha in particolar modo identificato la scena come il Beato Odorico da Pordenone predica ai fedeli, riconoscendo nella figura del frate francescano a colloquio con un gruppo di astanti, il Beato Odorico.(Cozzi 2008, pp. 16-18 e pp. 153-154.) Quest’ultimo, secondo Enrica Cozzi, si distingue per la caratteristica barba bipartita di colore rossastro di cui parlano le fonti e raffigurato, nella chiesa francescana di Cividale, subito dopo la sua morte, avvenuta il 14 gennaio 1331; ciò spiegherebbe anche la mancanza dell’aureola (fig. 2). È nota la fama di santità del frate francescano già a pochi mesi del suo decesso e la cronaca De transitu felicis recordationis benedicti et sancti fratris Odorici de Portunaonis racconta che il primo miracolo si verificò addirittura il 15 gennaio dello stesso 1331.(Tilatti 2004, p. 35)
L’identificazione del frate cividalese nella figura del Beato Odorico è ancora più suggestiva se si considera che è documentata, il 12 maggio del 1316, la presenza di Odorico nella sagrestia del convento di San Francesco, quale testimone di un atto notarile.(Tilatti 2004, pp. 19-20; Cozzi 2008, p. 153)"

Tale attribuzione ad Odorico non è unanime sono presenti opinioni diverse su chi sia il personaggio raffigurato. "Già Bergamini identificava la scena come il Beato Odorico tra gli Orientali (Bergamini 1973, p. 64); in seguito invece la interpreta come San Benedetto davanti a Totila (Bergamini 1977, p. 135) riprendendo Zuliani (Zuliani 1971, p. 19) e Mantovani De Sabbata (mantovani de Sabbata 1973, p. 86). In precedenza Santangelo riconosceva nel frate dell’episodio cividalese, San Francesco nell’atto di benedire un uomo genuflesso (Santangelo 1936, p. 53) e successivamente anche Iordan lo identifica come San Francesco ed in particolar modo come San Francesco tra gli infedeli (Iordan 1999, p. 259)."

Sitografia

Bibliografia

  • Vescul Cristina, La decorazione giottesca nella chiesa di San Francesco a Cividale del Friuli: nuove proposte di lettura in Forum Iulii XXXV (2011) - Annuario del museo archeologico nazionale di Cividale del Friuli, archivi e biblioteca, Cividale del Friuli, pp. 109-123, 2011 PDF 
  • Cozzi Enrica, Pittura di epoca gotica e tardogotica nel patriarcato di Aquileia, in M. Buora (a cura di), Splendori del Gotico nel Patriarcato di Aquileia, Udine, pp. 11-31, 2008
  • Mantovani De Sabbata Loreta, Gli affreschi medioevali della chiesa di S. Francesco a Cividale del Friuli. - Ill. - (Memorie) in: Memorie storiche forogiuliesi, v. 53 (1973), p. [81]-98, carte di tav. X-XIII URL
  • G. Bergamini, Cividale del Friuli. L’arte, Udine 1977
  • F. Zuliani, Lineamenti della pittura trecentesca in Friuli, in I° Convegno internazionale di storici dell’arte sul tema la pittura trecentesca in Friuli e i rapporti con la cultura figurativa delle Regioni confinanti, Udine 19-22 maggio 1970, Udine.
  •  A. Santangelo, Catalogo delle cose d’arte e di antichità d’Italia. Cividale, Roma 1936
  • Iordan Elena, Produzione artistica a Cividale in età gotica (1250-1420), in E. Costantini , C. Mattaloni , M. Pascolini (a cura di), Cividât, 76 Congresso della Società Filologica Friulana, I, Udine, pp. 243-275 1999

 

Beato Odorico da Pordenone, di Carlo Buonafedi presso il Convento di San Francesco (Fiesole), 1910. Situato nel corridoio presso uno dei chiostri.

"Crucis ego praeco. Fratrum genere minorum.Longinquas oras ausus adire fui, Verbo et signis factus multis causa salutis. Quae vidi scriptsi et tibi prando librum." questa è la frase scritta sulla base dell'affresco del beato Odorico da Pordenone nel convento di San Francesco a Fiesole, in italiano si traduce in: Predico la croce. Frate minore.Ho osato ragiungere lontani lidi, con la parola e molti segni sono stato causa di salvezza. Ciò che ho visto l'ho scritto e ti dono il libro.

Sitografia

 

Santini

 

Oreficeria

Reliquiario del Beato Odorico, Bottega friulana, secolo XX (1900 - 1910). Dimensioni cm 17.4x17.0x12.7 (HxLxD). Sul piede a sezione circolare con collo gradinato, decorato da una serie di volute arricciate racchiudenti una foglia e profilato da un'alta fascia a rigature, s'innesta il fusto con nodo sagomato, ornato da volute e rigature. La teca ovale, chiusa da vetro, è impreziosita da un ricettacolo con volute vegetali. Inferiormente è adornato anche da un ovolo entro cartiglio; superiormente da un fascio di foglie stretto da una corona e sormontato da una croce.

Sitografia

 

Reliquario contenente la cintura ferrea / cilicio del beato. Conservato nella Chiesa della Beata Vergine del Carmine a Udine.

 

Reliquiario della terra portata dall'Oriente dal Beato Odorico da Pordenone,

 

Sitografia

 

Reliquiario del bicchiere di Aleardino,  il Reliquiario del bicchiere di Aleardino conservato nel Tesoro della Basilica del Santo a Padova, datato al secondo quarto del secolo XIV, presenta delle placchette di forma triangolare del coperchio del reliquiario, dove insieme alle figure di Sant’Antonio, Santa Chiara e San Ludovico di Tolosa troviamo due placchette con scene narrative, ossia quella con il Beato Odorico da Pordenone mentre battezza un infedele e quella con San Francesco che riceve le stigmate.

Sitografia

  • Centro Studi Antoniani, Padova - Fototeca 
  • Oreficerie sacre e smalti traslucidi nel contesto padovano tardomedievale, Andrea Missagia, DOI: 10.7431/RIV23012021 - URL

 

Statue

Busto di Odorico. opera di Luigi Minisini 1881. Museo Civico, Pordenone.

 

Statua del Beato Odorico da Pordenone, statua della Bottega della Valgardena, secolo XIX (1850 - 1899), in legno con dimensioni. cm 115.0x48.5 (HxL). Il Beato Odorico indossa l'abito dell'ordine di appartenenza, stretto in vita da un cordone con triplice nodo, a cui è appesa la corona del rosario. Tiene il braccio destro sollevato e punta l'indice verso l'alto, mentre con la sinistra regge il libro. Il volto dagli zigomi pronunicati è incorniciato da una fluente barba. Situato su un altare presso il Santuario della Beata Vergine delle Grazie a Pordenone. Progetto di Domenico Rupolo, 1923.

Sitografia

 

Statua del Beato Odorico da Pordenone, esterno sul sagrato della Chiesa di San Ulderico di Villanova di Pordenone, Opera in bronzo di Pietro Sam. 1995.

E' stata fatta una scultura in legno dell’artista azzanese Pietro Sam, 1921-2010, prototipo dell’originale, eseguita nel 1995, presente nel sagrato dell’antica parrocchiale di Sant’Ulderico di Villanova, luogo natale del missionario francescano Beato Odorico Mattiussi da Pordenone, donata dai soci della Cooperativa di Borgomeduna. Il prototipo in legno, commissionato da don Luigi Floriduz, parroco di Villanova di Pordenone, fu donato all’Associazione di volontariato Il Noce, di Casarsa della Delizia.

Sitografia

Parrocchia San Ulderico - Il Beato Odorico - Foto

 

Statua del Beato Odorico da Pordenone, interno, sull'altare della Chiesa di San Ulderico di Villanova di Pordenone, opera del Pilacorte.

Sitografia

Parrocchia San Ulderico - Il Beato Odorico - Foto

 

Mosaico di Beato Odorico, opera dedicata al Beato, che la società Interporto Centro Ingrosso di Pordenone ha commissionato alla Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo. L’opera in mosaico tridimensionale è stata ideata dall’artista Stefano Ius e realizzata dagli allievi della stessa scuola con la supervisione del direttore Gian Piero Brovedani. L'opera è stata collocata nell’agorà coperta nella zona della sede.

Descrizione presente a fianco dell'opera

L'opera
Dedicata al Beato Odorico è un'installazione suggestiva con una potente dimensione evocativa legata a un personaggio storico che incarna il valore della conoscenza, del viaggio come cammino di crescita e nutrimento, del dialogo universale. Nell'opera la figura del Beato Odorico sembra allungarsi verso l'alto, quasi a sololineare la sua grande statura sul piano etico  morale, ma al contempo si proietta verso di noi su vari piani, attraverso l'intensità dello sguardo, le grandi mani espressive, i simboli de suo percorso.

Nel'opera si legge infatti il rapporto con la storia e la memoria (il riferimento alla raccolta di scritti Itinerarium Terrarum del Beato Odorico), il rapporto con il contesto sociale e con il territorio (la porta di Pordenone, città lambita dal Noncello), che si collega a sua volta ai popoli e alle vie del mondo percorrendo grandi distanze (identificate con i simboli del mito e della cultura d'Oriente).

Qui la fisicità e l'energia della materia mosaico - fatta di colori e texture, di tessere che animano la figura e la riempiono di vita - dialogano con la leggerezza e l'immaterialità della luce e degli spazi vuoti,che sono in realtà la pienezza in espansione, aperture che sprigionano un senso di libertà.
Una libertà creativa anche, oltre che di relazioni. L'installazione non è quindi una struttura chiusa, massiva, di contenimento di una figura, ma è una struttura quasi sospesa, aperta, che si propaga nel contesto in cui vive. Un contesto che si amplia, diventa parte del tutto, assume una dimensione universale come l'opera stessa, ma anche come ogni tessera che, creando una connessione con le altre nella composizione, è capace di trasmettere un messaggio, moltiplicare le suggestioni e i punti di vista.

L'opera, ideata da Stefano Jus, è staia realizzata dalla Scuola Mosaicisti del Friuli in sinergia con il laboratorio musivo Carraro Chabarik gestito da maestri mosaicisti formatisi presso la stessa Scuola Mosaicisti del Friuli.

Sitografia

 

Vetrate della cappella del beato Odorico. Bozzetti di Arrigo Poz. 2000 Chiesa del Carmine, Udine

 

Vetrata con il beato Odorico. Disegno di Ernesto Raffin 1994-1995. Chiesa parrochiale di San Giovanni Bosco, Pordenone

 

 

Arca del Beato Odorico

 

Bibliografia

  • Mor Luca. L’arca del beato Odorico da Pordenone. Resoconti e osservazioni su un celebre sepolcro gotico in Scalon Cesare (a cura di), San Francesco di Udine - Un monumento da salvare e riscoprire a cura di Cesare Scalon - Gaspari editore; Istituto Pio Paschini per la Storia della Chiesa in Friuli, Udine 2020 URL
  • Mor Luca. La scultura monumentale in Friuli: itinerario breve dall’età romanica al Trecento in Pastres Paolo (a cura di) Arte in Friuli. Dalle origini all’età patriarcale. Società Filologica Friulana 2009
  • Tomasi Michele. Santi, scultori, committenti nel Friuli gotico: attorno all’arca di Odorico da Pordenone in Splendori del Gotico nel patriarcato di Aquileia. Civici Musei di Udine 2008
  • Moretti Claudio. Note sull’iconografia delle storie del Beato Odorico in Splendori del Gotico nel patriarcato di Aquileia. Civici Musei di Udine 2008
  • Moretti Claudio. Scheda Pittura 12 Il ciclo del Beato Odorico in Splendori del Gotico nel patriarcato di Aquileia. Civici Musei di Udine 2008
  • Zovatto Paolo Lino. L'arca del beato Odorico  in: Il Friuli : rivista turistica della Regione, nuova serie, anno 10, n. 6 (dicembre 1966), p. 11-14 URL
  • Zovatto Paolo Lino. Il Beato Odorico da Pordenone e il sarcofago di Filippo De Sanctis - Ill. in: Memorie storiche forogiuliesi, v. 47 (1966), p. [119]-128, [3] p. di tav. URL
  • Saccavino Alceste, Il beato Odorico da Pordenone e il suo prezioso sarcofago; fot. Brisighelli. - P. 101-107 : ill. in: La Panarie, a.3, n.14 (mar.-apr. 1926) URL
  • Carlo Someda De Marco. Il sarcofago del beato Odorico, - P. 84-86 in  VI centenario del beato Odorico da Pordenone : periodico mensile illustrato ; A.I, n.6 (giugno 1930)
  • Saccavino Alceste, La ricostruzione dell'arca del beato Odorico da Pordenone - P. 112-113 : ill. Fot. A. Brisighelli. in: La Panarie, a.8, n.44 (mar.-apr. 1931) URL
  • Planiscig Leone. L'arca del beato Odorico da Pordenone nella chiesa del Carmine a Udine in: Forum Iulii, a. 1, n. 9 (nov. 1910), p. [261]-271, [1] carta di tav. : ill. URL

Sitografia

 

Chiese

Chiesa del Beato Odorico, Pordenone

La chiesa, intitolata al Beato Odorico da Pordenone, è stata voluta per onorarne la memoria. Progettata dall'architetto ticinese Mario Botta 1987 con partner ing. Pietro Beltrame e Giorgio Raffin ed edificata nel periodo che va dal 1988 al 1992 in un’area situata in Viale della Libertà a Pordenone.

E' stata aperta al culto il 19 ottobre 1991 dal primo parroco don Walter Costantin e consacrata il 10 ottobre 1998 dal cardinale Jozéf Tomko, prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.

Esternamente si presenta con un quadriportico colonnato che accolge come un abbraccio i fedeli, con la parte superiore caratterizzata da un cono, che fa funzione anche di campanile, circoscrive all'interno uno spazio circolare dove si raccoglie l'assemblea ed è situato l'altare. Il cono presenta un apertura superiore dalla quale entra all'interno la luce. Utilizza materiali della tradizione come il laterizio in chiave moderna.

A fianco del tabernacolo, è presente una immagine della Madonna con il Bambino, attribuita alla scuola pittorica di Gentile da Fabriano (XV secolo). Accanto è esposto il reliquiario del beato patrono.

Sitografia

 

Parrocchia San Ulderico - Il Beato Odorico

 

Chiesa della Beata Vergine del Carmine, Udine

 

Sitografia

 

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